5° Metatarso varo
Il 5° metatarso varo è una patologia del piede caratterizzata da una prominenza alla base del 5° dito del piede, che può diventare dolorosa soprattutto durante la deambulazione. Viene anche definita “bunionette” per distinguerla dal bunion o alluce valgo. Può colpire diverse fasce d’età, dall’adolescenza all’età adulta, con una prevalenza nel sesso femminile. Spesso è bilaterale.
La patologia
La patologia si caratterizza per una deviazione in varo, quindi verso l’esterno, del 5° metatarso. Questo provoca una prominenza della testa del 5° metatarso sulla parte esterna del piede. È simile a ciò che avviene nell’alluce valgo, ma per il 5° dito. Mentre il 5° metatarso devia verso l’esterno, il 5° dito può deviare verso l’interno, quindi verso il 4° dito. Di conseguenza si possono sviluppare dolore e callosità alla base del 5° dito, sia sulla parte laterale, sia sotto la pianta del piede. Questo dolore peggiora durante la deambulazione ed indossando scarpe strette in punta. Tipicamente questa patologia provoca un allargamento della pianta del piede, causato dalla deviazione del 5° metatarso.
Le cause
Le cause sono prevalentemente congenite. Si associano cause biomeccaniche legate ad un appoggio del piede prevalentemente sul lato esterno e sul 5° dito, e cause estrinseche che possono peggiorare la deformità ed i sintomi come l’utilizzo di calzature strette. In taluni casi la patologia può originare da una malattia reumatica o neurologica.
Le correlazioni con altre patologie
Questa patologia si associa spesso a deformità come l’alluce valgo o il piede piatto. Tali patologie sono caratterizzate da alterazioni della deambulazione e dell’appoggio del piede e possono essere anche la causa di 5° metatarso varo. Nello specifico dell’alluce valgo, il varismo del 5° metatarso può essere accentuato da un appoggio antalgico sulla parte laterale del piede, per evitare il carico su un alluce valgo dolente.
La diagnosi
La diagnosi è prevalentemente clinica, lo specialista ortopedico durante la visita valuterà eventuali alterazioni nella deambulazione, deformità associate e i sintomi a livello locale, come il dolore sotto la testa del 5° metatarso e la callosità locale. Per la diagnosi e l’eventuale pianificazione chirurgica è necessaria una radiografia di entrambi i piedi in carico (in piedi).
La terapia conservativa
La terapia conservativa mira ad eliminare il dolore evitando quindi la soluzione chirurgica. Non è possibile però correggere la deformità con la terapia conservativa. Lo specialista ortopedico potrebbe consigliare di realizzare dei plantari su misura con l’aiuto di un podologo, o in alternativa di utilizzare appositi tutori per alleviare il dolore. È molto Importante l’attenzione nell’utilizzo di scarpe comode e con pianta larga, soprattutto in punta.
Il trattamento chirurgico
Il ricorso all’intervento è consigliato in pazienti con deformità evidenti e dolore persistente nonostante il trattamento conservativo. La tecnica chirurgica prevede un’osteotomia, ovvero un taglio dell’osso, del 5° metatarso, subito prossimale rispetto alla deformità. Questo consente di traslare la testa del 5° metatarso in modo da correggere il difetto osseo. La tecnica chirurgica utilizzata esclude l’uso dei mezzi di sintesi e prevede un accesso chirurgico puntiforme e l’utilizzo di una fresa conica. Nei casi più gravi, come ad esempio quando la patologia si associa a patologie reumatiche, può essere prevista anche una asportazione completa della testa del 5° metatarso. Dopo l’intervento è possibile camminare da subito sul piede operato con un’apposita scarpa.
Prevenzione e consigli
Trattandosi di una deformità su base ereditaria non c’è una prevenzione che eviti lo sviluppo della patologia. È comunque utile limitare l’utilizzo di scarpe strette in punta per evitare di peggiorare i sintomi.